Citando Mauro Corsini:”.. questo è il riepilogo del Week end”
DESENZANO SWIM 3km
Corti, Arcari M., Balduzzi
VIVERONE OLIMPICO
Acanfora, Ontini
IRONDELTA SPRINT
Palladino
IRONDELTA SPRINT – Paratriathlon
Sicura-Tiberti
BIBBIONE SPRINT
Arici
PULA 70.3
Denti, Becchetti, Bignotti, Dabrazzi, Mosca A., Consoli, Ruffoni, Zamboni
Che dire? Non male per un week-end di fine estate…. Proviamo a ripercorre le varie gare.
E cominciamo con il triathlon Sprint Irondelta, gara organizzata dal triathlon Ferrara nel palcoscenico del Lido delle Nazioni Sabato 17 Settembre.
Due le gare in cui eravamo presenti, Alessandro Palladino ha partecipato alla gara Sprint mentre Federico Sicura, accompagnato da Tito Tiberti, ha partecipato sulla stessa distanza alla gara dedicata ai paratriathleti.
Il Bravo Palla si emoziona ed emoziona, con il suo resoconto che mi piace riportare integralmente:
ciao a tutti. questo il mio resoconto della gara di oggi:
La mia prima volta all’IronDelta, gara che per quanto mi riguarda poteva essere già finita quando mi sono buttato in acqua a dare una mano a portar fuori dall’acqua una serie di paratriathleti… ho avuto l’ennesima conferma di essere un uomo dalla lacrima facile! Il mio obiettivo oggi era già stato raggiunto: emozionarmi! Ed i miei compagni di squadra hanno saputo metterci del loro. Il resto so che sarebbe stato un ordinario sabato di follia. Organizzazione perfetta. Meteo stupendo. Mare meraviglioso. Temperatura da manuale. Frazione swim da goduria: sono andato via liscio vuoi per la leggera corrente, vuoi per la manna santa della muta. Bel trenino durante la fase bike che mi ha portato in T2 senza fatica. Il solito run inguardabile ma senza tregua. Degno di nota: le ultime due frazioni le ho fatte di fianco a tale Nicola Palladino… forse un segno del destino. È sempre stato il mio sogno avere di fianco mio padre che mi incitasse a non mollare mai anche in una competizione sportiva; anche questo oggi è successo. Ho fatto il pieno di emozioni e torno a casa con il cuore gonfio. I tempi di gara li lascio ai giudici perché si divertano con dei semplici numeri.
Benissimo anche Federico. Ecco come commenta la sua gara.
Grazie a tutti, a partire dal pres . Questo e l’inizio perché dopo oggi la voglia e impegno saranno ancora di più e cercherò di dimostrarvelo . le difficoltà per me sono molte ma ho trovato una grande squadra. Palla ha ragione ma e emozionante anche x me, sognavo di poter far triathlon e adesso il mio sogno è tra 4 anni.
Complimenti Fede, noi siamo tutti con te a tifare. Vedrai che il tuo sogno si realizzerà.
Il nostro Nicola Arici ha partecipato a Bibione, al Bibione Beach triathlon su distanza Sprint, con l’obiettivo di guadagnare punti preziosi per la graduatoria Super Rank, come da lui stesso dichiarato a fine gara:
Fatta gara a risparmio il percorso in bicicletta davvero difficile. Non credo che ti abbia vinto l’abbia fatto medie elevatissime
[…] Organizzazione davvero pessima.
Importante era guadagnare punti
[…] Il percorso era pianeggiante ma con tante curve strette e continui rilanci cause almeno quattro giri di boa
Bravo Nicola, tieni duro l’obiettivo Super Rank è ancora alla tua portata.
A Desenzano del Garda, si sono dati appuntamento Mirco Arcari, Davide Balduzzi e Marco Corti per partecipare alla Terza edizione della gara di nuoto in acque libere Desenzano Nuota, sulla distanza di 3 km. La gara si è svolta in una bella giornata di sole, acqua calma e temperatura piacevole. Loridne di arrivo dei nostri vede Corti in prima posizione, che in piena preparazione per l’appuntamento di Kona sfoggia una forma invidiabile. Seguono Arcari e Balduzzi staccati tra loro si pochi secondi.
La coppia Paolo Acanfora Eric Ontini ha partecipato al Triathlon Cross di Viverone. Lo specialista Paolo riwce a ottenere un ottimo piazzamento generale e la terza posizione di categoria, buono anche il piazzamento di Eric.
Evento Top del Week End è stato il mezzo Ironman di Pula, con una nutrita schiera dei nostri a far bella mostra di se. Nell’Ordine di arrivo sono stati Denti Matteo, Giacomo Becchetti, Mattia Bignotti, Nicola Dabrazzi, Alberto Mosca, Claudio Consoli, Maurizio Ruffoni e Mauro Zamboni, accompagnati oltre che dalle famiglie dall’ottimo inviato speciale Nicola Arici, che ha seguito e incitato la gara dalla partenza all’arrivo dando la possibilità a tutti noi di poter vivere le emozioni dal campo.
Bravissimi tutti, in quanto le gara non è stata per niente facile, a causa delle condizioni del mare e della pioggia, che hanno messo a dura difficoltà tutti i partecipanti, e purtroppo hanno pregiudicato la prestazione dei nostri Zamboni e Ruffoni che hanno dovuto abbandonare la gara dopo la frazione del nuoto.
Sono sicuro che entrambi, superato lo scoramento iniziale, vorranno prendersi la rivincita e già staranno pensando al prossimo mezzo a cui iscriversi.
Ecco come hanno commentato alcuni protagonisti al termine della loro fatica:
Denti Matteo:
Sono tornato a gareggiare dopo in periodo di stop (bardolino). ogni volta che finisco un mezzo mi chiedo come si farà a finire un full distance? La gara oggi stranamente la sentivo, ero in po’ teso. Alle ore 8 sono andato a ritirare le scarpe bike per asciugarle perché lasciate di notte che aveva tempestato. Tempo buttato…
Veniamo alla gara. Sono partito con il bigno e Becchetti che presto ho perso per differenti traiettorie. Inizialmente sembrava tutto ok ma dopo 400 m le onde impedivano la vista e portavano fuori traiettoria soprattutto nel ritorno. Morale quasi 2100 m. Uscito da nuoto prima esperienza con sacchetti tunnel e zc lunghissima. Giudizio positivo sulla partenza Rolling meno caos.
La vicino fino al 12 km quando ha iniziato a diluviare (mai preso così tanta acqua). Pochi km dopo mi raggiunge Mattia che mi invita a seguirlo. Sono rimasto stupito perché ho dovuto impegnarmi oltre al previsto. Pensavo continuamente alla mezza ma non potevo farmelo scappare perché era troppo presto…
La bici molto bella percorso molto ondulato con il sole sarebbe stato un’altra cosa ma intanto me lo sono goduto…. Ho patito un po’ la distanza 93.4 km sapete quando si ha in testa 90 i 3 in più pesano. Altro cambio con sacchetto e tunnel con il problema del casco che non entra nel sacchetto e doppio cambio calze.
Anche il run prevede un bellissimo percorso 12 km lungo mare in avvicinamento all’arena e poi 2.5 giri. Peccato per una salita ripidissima tra 1 e 2 km da fare camminando. Attendono primo km per vedere come sto e capire che gara sarà. Sotto i 4:20 mi sembra di non poterli tenete e quindi proseguo. Il primo problema al km 8 male allo stomaco mi fermo e la pancia sembra meglio. Riprendo tutto ok fino al 13 quando un ennesimo temporale invade Pola e deposita una quantità di acqua impensabile sul percorso gara. Al 16 km altro problema allo stomaco l’acqua era imbevibile ed ho preso un Red Bull. … da non fare. Non ho più bevuto e in calo sono arrivato finalmente all’arena…
Grazie a tutti e soprattutto ad Arix che mi ha salvato nel dopo gara…..
Mattia Bignotti
Grazie a tutti dei complimenti anche se oggi sono contento solo di averla finita la gara. Benino il nuoto, ho fatto quasi 300 m di più, però va be. Bene la bici che probabilmente ho tirato troppo dopo i 90 km ero già finito. La corsa inguardabile, ero già cotto dal primo km sotto il diluvio poi ci si è messo anche il cagotto, ma la verità è che non sono ancora pronto per una gara del genere e che non l’ho preparata neanche bene. L’ho sottovalutata parecchio. Per adesso non ci penso neanche a rifarne uno però magari con una adeguata preparazione… Grande Matteo e Becca che mi ha fatto il culo a striscia e vince la sfida. Bravi anche a tutti gli altri.
Ps franz non so come tu faccia a vivere praticamente di mezzi e ironma.
Alberto Mosca
Sto sfogliando ora i messaggi della chat ,quasi 400,e scrivo senza averli letti tutti, lo farò stanotte.
Che dire , grazie alla squadra per il sostegno a distanza, a Nico Arici onnipresente sul percorso a tifare , incitare e fotografare. Complimenti a tutti i partecipanti della squadre , bravi, non era facile. Un rammarico X il Ruffo e lo Zambo, sarà per il prossimo ma come dice Arix questo deve essere il punto di partenza. Gara X me difficile ma per questo ancora più bella. Grazie di cuore a tutti Zerotrenti!!!
Claudio Consoli:
Eccoci qua
Per il nuoto concordo con lo Zambo. Non si vedevano le boe ma anche se ti fermavi a vedere, le onde coprivano tutto, ma questo non conta, conta il risultato, ed il mio è stato pessimo
La
Bici sotto il diluvio, inutile commentarla, abbiamo pedalato tutti sotto l’acqua, comunque sono contento, considerando che ho rotto la visiera e facevo fatica a vedere
La corsa la commenterò quando perderò un po’ di kili
Tirando le somme, credo che con un meteo decente, mezz’ora si tirava giù tranquillamente
Ringrazio tutti, siamo una grande squadra
Mauro Zamboni
Ho avuto parecchi problemi di direzione tra le 2 boe direzionali, a causa delle onde non vedevo la boa successiva. Ho perso la direzione e ad un certo punto mi son trovato a nuotare in direzione contraria.
Le onde erano nella parte al largo, tra la prima è la seconda boa direzionale. Impedivano la visione della boa successiva e nella parte finale, quella di rientro, c’era corrente che ti spingeva a destra facendoti allargare il giro e avvicinandoti alla costa
Da riva vedevano i primi far traiettorie strane, passare molto larghi, poi abbiamo capito
Chiude il nostro inviato Nicola Arici
Faccio i complimenti a tutti, è stato bello vedervi correre ed emozionante.
Una gara per mè istruttiva!
Per lo Zambo e, soprattutto, il Ruffo…vi invito a sentirvi le opinioni sulle condizioni del mare.
Capisco e condivido là delusione ma, da qui, si deve ripartire. Lo dico io che giusto una settimana fa stavo imprecando per la questione assegnazione super rank!.
Da Pula è tutto!
Raga, gó fam e gó són!
Bravo Fede,bel reportage .
Bravissimi tutti Zerotrenta ovunque ed in tutte le specialità !
Pres
Un commentino l’avevo scritto anche io.
Sono un po’ emozionato e lo vedo in tutte quelle volte che vado a pisciare, sembro una zia con la cistite.
Fine settimana dal meteo variabile, nevroticamente spulcio tutti i siti metereologici ma nessuno prevede sole, e di fatto il preludio a quello che sarebbe successo durante la gara arriva già la notte del sabato, con tuoni che rompevano il sonno, mi sogno perfino che la gara sarebbe stata annullata e nel dormiveglia me ne convinco, ma il mattino alle 7 è tutto vero, e sulla pagina facebook del Ironman 70.3 Pula campeggia la foto di un mare piatto. Ci credo poco ma devo fidarmi.
Scendo, vado in zona cambio a controllare che la notte non avesse bagnato troppo i cambi, nella concitazione del momento non riesco a vedere nemmeno tutti i miei compagni di squadra, ma un immenso Nicola Arici sì, che con cuore e spirito di squadra è venuto a farci il tifo.
Tutto scorre liscio ed il conto alla rovescia è veloce, le 10 arrivano presto, saluto una sorniona Silvia e calzo la muta, mi metto in coda nella batteria dei 35 min; alle 10:23 parto, prime bracciate con buone sensazioni, ho voglia di nuotare, e l’emozione mi spinge; boe a sx e punto il largo, dopo circa 800mt si gira a sx, ed il mare cambia, si incazza, iniziano ad alzarsi le onde ma per il momento mi stanno bene e mi diverto, altri 3-400mt, non so di preciso, e giro alla 2’a boa per tornare indietro, puntando riva, ma qui il mare si incazza proprio e la questione si complica: non vedo nessuno, tantomeno le boe che dovrebbero essere alla mia sinistra ma giuro non le vedo più, coperte dalle onde che si son fatte alte e confuse, non ho la tecnica per nuotare in queste condizioni, cosi improvviso e cerco di tenere sempre il gonfiabile di uscita dritto a me, ho la sensazione di nuotare sempre nello stesso punto. Poco a poco mi avvicino al gonfiabile e stringo i denti, cerco di dare tutto ed esco, finalmente, con 50′ abbondanti di nuoto, ma sorprendentemente non sono stanco e corricchio verso la bici.
Risalgo la pineta, prendo la sacca, cerco con lo sguardo Silvia ma non la vedo, mi infilo nel tendone e metto le scarpe, so che la bici è lontanissima ma a terra è bagnato e non ho voglia di inzupparmi le calze prima di infilare le scarpe, prendo la bici e monto in sella, i primi 10k sono asciutti e tengo un passo agile, ma la tregua del meteo finisce presto ed iniziano 3h di acqua. Le previsioni davano rovesi e schiarite, ma delle ultime nemmeno l’ombra. Sotto una pioggia pesante passano i km, e mi pasano gli avversari con delle bici da crono che le sentivo arrivare 30 secondi prima che mi passassero, con quel rumore della lenticolare che somiglia ad un elicottero in avvicinamento. Verso il 40’km sorpasso una ragazza, è ferma, ha bucato, continua a guardare tutti i triatleti con la spernza che qualcuno la aiuti, non è in grado di sistemare il copertone forato. So che non è consentito, ma davanti ad una donna in difficoltà non ci riesco, “do you need some help?” dico “yes yes yes” risponde lei, ok mi fermo, un minuto per capire da che parte era girata la bomboletta e la ruota si gonfia, felice io, stra felice lei, non sa come ringraziarmi e si commuove, vivo per queste cose, riparto, piove più di prima, inizio a dialogare con il karma, ho un credito e voglio giocarlo subito, ma non credo mi stesse ascoltando perchè al 80’k ad un incrocio a dx, già battezzato pericoloso, scivolo ed in un secondo sono in terra, faccio un ceek veloce e sono tutto intero, mi rialzo prendo la bici, ha il manubrio storto ma non importa, nel sollevarla scoppia la camera d’aria, impreco, non mi perdo d’animo, mi metto al riparo da eventuali altre cadute (in effetti da lì a pochissimo ne scivola un altro) la mia ruota dietro è buca, non benissimo; giusto settimana scorsa l’avevo smontata ed in qualche modo la sostituisco, non ho bombolette di azoto con me ma la pompetta, spingo come un dannato, ma la valvola prende poco e si gonfia pochissimo, insisto e ad una tonicità minima riparto piano, a ‘sto punto devo solo scendere dalla bici e iniziare a correre.
Il garmin dice 90’k ma non vedo la zc, nel frattempo il temporale non demorde e invade le strade con fiumi di acqua, 93’km e sono arrivato in zc, le bici sono praticamente tutte giù, non è un gran colpo per il morale ma non mi abbatto, ho un po’ freddo, ciuccio un gel e vado, le gambe le sento bene, il fiato c’è, la distanza non mi spaventa. Galvanizzato da continui sorpassi tengo un passo regolare e arrivo in città, ci sono 2 giri e mezzo da fare in centro, vedo degli 030 sul percorso, è Matteo, ha già finito, mi incita con sua moglie e Nico Arici che riprende divertito, supero lo Scamo che mi aveva superato mentre cambiavo la camera, inizio ad essere stanco, ma devo finire e bene; incrocio Daddo che a tutti gli italiani presenti ripete “si va in arena”, vede sul mio braccio solo un braccialetto e si limita ad un “alè 030”, voglio andare anche io in arena e continuo a correre, altro giro tutto di un fiato, lo ritrovo al 20’k che continua ad incitare tutti e visti i 2 braccialetti mi grida “così si va in arena” in effetti stavo bene, ero felice, emozionato, mi mancava un chilometro scarso, finalmente prendo il bivio che porta all’arrivo e vedo Silvia che mi sta aspettando da troppo tempo sotto una pioggia torrenziale, mi sa che me la farà pagare. Inbocco il tappeto rosso, do un 5 alto allo speaker, ok non sarò un Ironman, ma per metà lo sono appena diventato.
Scusate il ritardo del resoconto ma a causa della pioggia mi si è fulminato il telefono.