Già lo scorso anno questa gara aveva catturato la nostra attenzione e ben 5 atleti si erano portati sulle sponde del lago di Ledro per disputare questa bellissima competizione ed io la ricorderò per sempre come la gara del mio rientro dopo l’infortunio… (https://www.zerotrentatriathlon.it/?p=1217).
Quest’anno poteva essere una bella occasione per una partecipazione in massa, ma la concomitanza con il campionato Olimpico Europeo Age Group a Ginevra ha avuto la meglio…
Tre nostri atleti hanno deciso di affrontare LedroMan 2015: Paolo Acanfora (che bissa il 2014), Nicola Dabrazzi e Alessandro Palladino.
Il nostro Kaimanino lotta alla grande, si piazza 20° assoluto e riesce a salire sul podio di categoria: grande Paolo!!!
Buonissima prova anche per il Nico e il Palla: bravissimi!
Ecco le impressioni a caldo di Paolo e Alessandro…
Paolo Acanfora
ledro…amore a prima vista già dallo scorso anno. ..per gli assenti che hanno gustato il precedente…immaginate il doppio delle persone sia come partecipanti che come tifo…il tutto perfettamente gestito dall organizzazione…a partire dal percorso…dal parcheggio atleti….dalla convenzione con tutti i ristoranti ( 8 euro pizza, birra media, dolce e caffè. ..anche per parenti)…
il ponto ed il mosca il pross anno non possono mancare…in questo ambiente alpino. …
ve la faccio breve….visto che è stato uno sprint…partire vicino agli elite mi fa sempre sentire fuori luogo.. ( è la prima regola dell abbottobato)…comunque nuoto con la muta ,anche se facoltativa, bene..in spinta…voglio prendere delle scie buone in bici. ..invece col cazzo mi ritrovo un gruppo sciallo…dove mi tocca tirare come un dannato ( oggi spingevo bene)….per poi scendere dalla bici e ritrovarmi delle buone gambe che a 3.49 mi hanno portato felicemente al traguardo….
non mi aspettavo un risultato cosi….soddisfatto del mio “fratello” 4° posto…la fitri decide di regalarmi il 3° podio bonus ,per aver raggiunto in un anno 10 quarti posti!!!….
il prezzo da pagare:….la foto del dabrazz sul podio….
e va bene cosi!!!
Alessandro Palladino
la gara di Ledro resterà tra le mie preferite per location, organizzazione, serietà nei controlli del percorso e clima agonistico positivo. Arrivo carico dalla trasferta di Parma della scorsa domenica non sottovalutando la difficoltà di una parte del circuito bike e, non da ultimo del vento contro. Acque cristalline, temperatura perfetta e quel tocco di natura che solo il Trentino può offrire, inizio Condorando la frazione swim. Muta facoltativa… what else?!? La corrente che tira verso la spiaggia, fa sbandierare le batterie di atleti ma tutto il tempo perso tra una boa e l’altra, diventa un investimento per arrivare sul tappetino verde dell’arrivo. I due giri della frazione bike sono nervosi ed impegnativi. Al secondo giro, conscio che quello non sarebbe mai stato il mio best, il deragliatore della bici deraglia sul serio: cade la catena. Mi ripeto “niente panico, la gara devi portarla a casa!”. Dopo 10 minuti di cristi e madonne riesco a sbloccare il carpogno tra catena, deragliatore e rapporto. Salto su e pedalo verso il T2. Il run, un magnifico lungolago, piatto tranne nella parte finale, scorre via tranquillo (forse fin troppo!!!). Taglio il traguardo, porto a casa qualche altro punticino e la soddisfazione di non aver mollato nel momento di difficoltà.
Sentirsi urlare da ogni angolo del percorso per tutta la gara “dai… forza… manca poco!” è l’unico doping che ogni uno di noi dovrebbe aver la fortuna di provare almeno una volta nella vita. Questo è Ledro, questo è il LedroMan.
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