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Domenica 20 la squadra è stata protagonista in due gare, il Triathlon Olimpico del lago Brasimone, con il Presidente e Mauro Corsini, e il Triathlon Sprint del Lago di Ledro, dove abbiamo piazzato ben 5 atleti: Paolo Acanfora, Davide Balduzzi, Claudio Consoli e Davide Dancelli (che poi sono io…) che torna alle gare dopo quasi 11 mesi…

Sotto potete trovare il didascalico riassunto delle prestazioni dei nostri.

Di seguito pubblico con piacere (gioia e commozione…) un resoconto bello e spiritoso che racconta, a modo suo, il rientro del Dancio… grazie Balduz!

BRASIMONE

Ieri il Presidente e Mauro Corsini si sono “sfidati” (Mauro ha sfidato Daniele…) nel triathlon Olimpico del Brasimone…. e nonostante una penalità di 2 minuti, il Condor ha volato un po’ più alto… (solo 18 secondi!!!). Bravissimi!

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Nella bellissima location del lago di Ledro, si è svolta la prima edizione del Triathlon Sprint Ledroman… in cinque hanno partecipato alla gara… grande prestazione del nostro Paolo Kaimanino Acanfora che si piazza 14° assoluto e terzo di categoria M1. Bravissimi!!!

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Il rientro del Dancio.
Un racconto di Davide Balduzzi

E’ notte fonda, in una villetta di San Zeno, un uomo, anzi un atleta, si rotola nel letto; no, non sta facendo allamore, quello ormai, vista l’età, gli capita assai di rado, in realtà si rigira tra le lenzuola  per l’agitazione. L’indomani ci sarà lo Sprint  della Val di ledro, a questo punto il lettore dirà “ma che minchia di gara è?” … bisogna ammetterlo non si tratta di una gara blasonata, è corta e non è di rank, ma per il protagonista di questa storia, nonostante la grande esperienza, i podii e le mille gare disputate, Ledroman è forse la gara più importante della sua vita. Dopo l’infortunio in bici, qualche medico lo dava per spacciato, “niente più gare, protesi, forse un po’ di jogging”! Già si vedeva destinato solo ad un futuro da dirigente di una squadra di triatleti sfigati, nel senso di senza figa (ma un po’ anche nell’altro, senso, ndr) e invece eccolo lì, dopo quasi un anno di assenza dall’arena, il vecchio leone alla vigilia di una gara di triathlon, con l’animo del giovane esordiente … insomma una di quelle storie che potrebbero riempire il palinsesto di un programma di Barbara D’Urso.

Ma la tensione della vigilia sale, le paure gli assediano il sonno, domani potrebbe anche diventare la ciliegina sulla torta di Claudio C.: il suo compaesano è in crescita … oramai lo dicon tutti all’oratorio il Triatleta Sanzenese è lui il Consoli; già se lo vede domani sprintargli a fianco tatuato e sghignazzante … … nooooooo!

Prova a farsi coraggio ripetendo a se stesso, sottovoce, alcune delle sue esilaranti battute …  strano non riescono a farlo neppure sorridere,  di solito i suoi amici zerotrenta si sbellicano dalle risate… ci vorrebbe quel talento dello humor di Dabrazzi, quello sì che è sagace, non per niente gli ha levato la scena … ma ormai albeggia, è tempo di partire.

Eccolo lì sulla riva del lago a pochi minuti dallo start, con la sua prestigiosa muta in pelle di daino, la indossavano i lagunari negli anni 70, la porta con orgoglio, se la usasse quel piatto di Becchetti annegherebbe;  questa volta ha anche un bel salvagente di 4 Kg intorno alla vita,  ben mascherato dall’effetto pancera della muta, è un regalo dell’infortunio, arriverà il tempo di scrollarselo di dosso . Un pensiero al suo amico Mirco, peccato che non ci sia, il compagno di mille gare e allenamenti, forse non avrebbe retto l’emozione, con la sua spiccata sensibilità si sarebbe sicuramente commosso a rivederlo in pista, non sarebbe bastato un pacchetto di Kleenex. Bando ai sentimenti bisogna concentrarsi, la minaccia è lì vicina, forse alle sue spalle, non la vede ma sente puzza di colla fresca. Ma adesso inizia la gara, pisciatina nella muta, purtroppo involontaria, la tensione gioca brutti scherzi. Sarà quel che sarà, uno … due…  tre, ciuf … si parte

Eccolo che prende il ritmo, le braccia girano bene, nella testa echeggiano i consigli del Pinna, “se sei in affanno allungati”, quel secchione del Pinna ha sempre ragione, funziona;  è già alla prima boa quando, grande sorpresa, con la coda dell’occhio vede il Balduz che sopraggiunge da dietro. Cazzo!!! Ha tenuto testa per un terzo di frazione a quel grande atleta del Balduz, il “Futuro del triathlon bresciano”. Una bella scossa di adrenalina per il nostro eroe ed ecco il primo ruggito,  si incolla al compagno senza mollarlo. Alla seconda boa è sempre appiccicato al piccolo fenomeno di via Tosio, esce dall’acqua intravedendo la sagoma del compagno avanti trenta metri; la folla sembra esser tutta lì per lui, per il suo grande rientro … gli sembra di vedere anche un sacco di gnocca ma forse mulinando gli è andato troppo sangue al cervello, boh.

Ma eccolo che irrompe in zona cambio vede il Balduz che parte con la bici e gli rivolge un urlo “Vaaai Balduz!!!” ma il messaggio tra le righe è chiaro “ti sono nel culo piccolo nano bastardo!!!” E adesso ce la giochiamo in bici, la bici è il suo mondo l’ha tradito solo una volta quel 8 settembre 2013 rendendolo grasso e zoppo ma ora è tornato (e non è più zoppo) e soccazzi per tutti … il percorso è bellissimo, nelle sue corde, ma il Balduz oggi pesta duro, cazzo! sarà perché deve raggiungere lo Zuddas che lo ha asfaltato a nuoto o perché si è portato moglie e marmocchi al seguito e vorrà fare lo splendido. Il vecchio Leone ci prova, comunque, a tenerlo a tiro, prova a ruggire ma gli esce una scoreggia; con la bici forse non siamo ancora al top dei top ma ci lavoreremo,  “il Balduz lo lascio andare ma la gara continua”,  pensacoi ritmi che ha sostenuto ha comunque la certezza che “la Sanzeno che conta” è dietro, e anche di parecchio.

Eccolo, infine, nella frazione di corsa; solo un anno fa in una gara di running i vari Balduz, Zuddas e Consoli e quasi tutto il resto della squadra se li sarebbe mangiati a colazione con tanto di ruttino finale, oggi anche un 5 al Km va bene, anzi è un successo.

Ci siamo il traguardo si avvicina, è a uno sputo;  cento metri prima del finish lo aspettano gli zerotrenta che han già tagliato il traguardo. C’è Paolo Acanfora, che, caricato il camper e fatto benzina per il rientro a Brescia, è tornato in zona arrivo a tifare per lui, è solo un po’ cianotico, ah sì ha indossato il bermuda –jeans030 che gli blocca la circolazione, gli sorride,comunque e tiene in braccio il piccolo Mattia – una scena che avrebbe vergato di lacrime il volto del suo amico Mirco, se ci fosse stato- c’è anche il Balduz, Marcello, li vede;  gli amici lo incitano urlanti ed ecco il vero grande ruggito finale con uno sprint da centometrista brucia tutti scrollandoseli di dosso come insetti …

1:24 il tempo finale, il Presidente sarà orgoglione

felicissima sera a tutti, DD è tornato, alla faccia dei disfattisti e grazie ai sostenitori,  emmò soccazzi!

 

Un ringraziamento ad Antonella per le bellissime foto.