Niente di Dantesco ma “solo” la partecipazione ad un triathlon che è considerato tra i più duri in circolazione: IDROMAN “ALIVE IN HELL” – “SOPRAVVISSUTI ALL’INFERNO” 21 GIUGNO 2015 che si svolto domenica appena trascorsa.
Per noi c’erano Paolo Acanfora e Mauro Zamboni… i nostri temerari compagni di squadra si sono cimentati nella versione 55K (1 km Swim – 44 Km Bike 1500 mt. Dsl+ – 10 Km Run) e il Kaimanino piazza una gran prestazione piazzandosi 15esimo assoluto e…. 4° di categoria (mannaggia a quel 4 che perseguita il Paolo…). Bene anche Mauro che conclude la sua “fattaccia” in 4.18′: bravissimi!
Direttamente dagli atleti, un paio di commenti alla gara…
Paolo Acanfora:
idro…era dal lontano 2001 che l aspettavo….il lago che preferisco per il nuoto, la bici con salite e panorami ideali, la corsa attorno al lago…più o meno piatta…
oggi con il nuoto parto in prima fila…alla UBER…nuoto lungo e mantengo la posizione in un lago meno freddo dell anno scorso e piatto più di una piscina…
la bici ho tenuto. ..non ricordavo cosi dura..non perdona…parte dura e pedali quasi sempre ,anche in discesa..quest anno affrontare persone dopo magasa…non è la stessa cosa…la salita più dura alla fine ti sega in due…
la corsa non spingevo…correvo controllando i crampi…comunque non ho patito il caldo come voi a bardolino ieri…
oramai al numero 4 mi ci sono affezionato. ..come al 4° tempo…alla pizza 4 stagioni…ai 4 amici al bar…
ieri mi avete caricato…avrei voluto essere con voi sportivamente…ma c ero psicologicamente e fotograficamente…
grazie eric e sara per oggi…è piacevole sentire eric gridare come un orso….”vaiiii paolinoooooooo”…come i vecchi tempi…
Mauro Zamboni:
cominciamo con il dire che oggi, dopo il ritiro di domenica scorsa, l’avrei finita anche a costo di farla quattro zampe bici in spalla. E forse per questo avrei fatto meglio a scegliere una gara un po piu tranquilla. Ma il calendario era deciso da un po. Nuoto, meglio del solito, non ancora come tempi ma come gestione della frazione, riesco a nuotare con regolarità ed uscire dall’acqua in condizioni discrete, forse si puo cominciare ad aumentare il ritmo. Bici….. azz se è stata dura, gli unici metri in piano erano quelli della zona cambio, salite che non mollano mai e discese, soprattutto la prima dove è meglio non distrarsi. I crampi mi hanno accompagnato dalla seconda salita in poi. Crampi che hanno anche condizionato la parte corsa, ho scoperto che lo stretching in questi casi non serve, il crampo che sembra sparire da una parte viene sostituito da un’altro forse peggiore. Unica soluzione, stringere i denti e andare finche si riesce. Nel complesso sono molto soddisfatto, visto la durezza della gara. Colgo l’occasione per fare i complimenti a Paolo per la sua bellissima prestazione che al momento non son stato in grado di comprendere causa il poco ossigeno che ancora mi arrivava dove serviva. P.S. visto il tema della gara, alive in hell, ho pensato bene di metterci un po del mio nel pregara, complice una distrazione da pollo nel portare la roba in zona cambio ho infilato la sacca con la muta nei raggi della ruota anteriore, risultato, capriola in aria che neanche al circo togni propongono più, una qualche abrasione alle dita e una caviglia dolorante, fortuna avevo casco allacciato e zaino sulle spalle.
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